sabato 26 novembre 2011

PGDay 2011: un evento fantastico!

Il PGDay 2011 è stato un indiscusso successo. 
La conferenza, tornata a Prato (sede di origine dei PGDay) dopo 2 anni di assenza in cui ci si era spostati rispettivamente a Pisa e Roma, si è svolta nel sempre bello e accogliente palazzo della Monash University, che con la sua eleganza e l'ottima organizzazione interna ha fatto sentire ogni partecipante subito a casa. Il numero di partecipanti è stato elevato: di poche unità inferiore alle 100 persone! Questo è un grande risultato, se si pensa che la ben piu' grossa conferenza europea ha potuto contare circa 200 partecipanti. E questo risultato numerico testimonia anche il sempre maggiore interesse che PostgreSQL sta avendo in Italia. E si, perché quello che si è potuto chiaramente notare in questa quinta edizione è stata proprio la presenza prepotente di professionisti e aziende non solo semplicemente interessati a migrare verso PostgreSQL, ma con esperienze alle spalli e case studies di successo di applicazioni e stack in esecuzione con PostgreSQL. Si è quindi confermata, prepotentemente, la presenza di PostgreSQL all'interno delle soluzione software del nostro paese.
L'interesse per la conferenza è stato elevato, e nelle ultime settimane si è assistiti ad un vero e proprio incremento delle iscrizioni. Penso che tutti noi organizzatori ci possiamo ritenere soddisfatti per il risultato ottenuto, che ha sicuramente ripagato non solo i nostri sforzi di questi mesi, ma anche degli anni prcedenti.



Magnus Hagander, presidente di PGeu e membro del core-team, ha tenuto il keynote speech, illustrando le caratteristiche dell'ultima release di PostgreSQL, la 9.1 uscita pochi mesi fa. Il talk è stato molto interessante e seguito da tutti i partecipanti anche perché la neo-nata release 9.1 è ancora giovane e quindi non ancora applicata da tutti i DBA. 
Il tempo per un ottimo caffé e qualche dolcetto chiaccherando cordialmente con amici e conoscenti e si da il via alle sessioni tecniche. Io sono chair della sessione per DBA che si tiene nello splendido salone Grollo. Simon Riggs è il primo speaker, con un talk che fa riflettere sulla moda dei NOSQL e come PostgreSQL pensa di rispondere. Segue Andreas Scherbaum, con un talk su cosa sia possibile fare con PostgreSQL circa il datawarehouse e cosa ancora non sia possibile. Tocca poi a Marco Nenciarini, di 2ndQuadrant Italia, che illustra il nuovo livello di isolamento delle transazioni introdotto con la versione 9.1. Interessante il talk di CSI Piemonte che illustra come sia possibile integrare PostgreSQL all'interno delle soluzioni software adottate in regione.
Ed è il momento del pranzo, servito sempre all'interno della Monash University, che permette anche ai visitatori di fare conoscenza, parlare di argomenti tecnici e di soluzioni implementate e future. Passando fra le sale posso ascoltare (e partecipare a) conversazioni che spaziano dalla semplice installazione, alla replica, alle strategie di backup, ai linguaggi usati per lo sviluppo di applicazioni. Con grande piacere mi intrattengo a spiegare a diverse persone interessate come entrare a far parte di ITPUG e di cosa l'associazione si occupi.
Si riparte poi nel pomeriggio con la sessione di lightining talks. Io ho tenuto un talk intitolato "Da ISAM a PostgreSQL" in cui ho raccontato la mia esperienza di migrazione da tecnologie ad indici verso tecnologie relazionali. 
E' poi la volta nuovamente dei talk tecnici, e si riparte con Simon Riggs che parla di cosa pensa di implementare per PostgreSQL nel futuro. Si susseguono poi tre talk di 2ndQuadrant Italia, con Carlo Ascani (repmgr), Marco Nenciarini (PostgreSQL & Amazon EC2) e Gabriele Bartolini (barman). 
Dopo l'estrazione di due libri autografati su PostgreSQL 9 messi in palio da 2ndQuadrant tocca a me chiudere la conferenza, augurando a tutti un buon utilizzo del nostro database preferito e un arrivederci all'anno prossimo. Ma ovviamente, in puro stile community, l'arrivederci per molti è quasi immediato al pub a fianco della Monash, dove 2ndQuadrant ha offerto una birra a tutti i partecipanti!

Forza PostgreSQL!
Forza ITPUG!
Forza PGDay!

sabato 12 novembre 2011

OSX o FreeBSD?

C'è spesso molta confusione sui ruoli reciproci di OSX e FreeBSD. Ho trovato una valida citazione sul sistema di casa Apple con il quale mi trovo in perfetto accordo:

The config files don't *really* sit in /etc, home directories are 
in /Users and it's full of that kind of non-sensical nonsense. So, to say 
Mac OS X is like FreeBSD with knobs on, is like saying the Ferrari F1 car is 
like a Testarossa with knobs on - bits might have come from the same 
factory, but at different times and for different purposes.

10 anni di eclissi

Il progetto Eclipse compie 10 anni!



Ricordo ancora qualndo venni a conoscenza di questo IDE, alla conferenza Principle and Practice of Programming Java nel 2003. All'epoca quello che faceva spiccare Eclipse rispetto agli altri prodotti era il refactoring; la versione era ancora la 2, e quindi lo schema dei plugin stava prendendo forma ma senza il concetto di OSGi che ha prodotto il vero salto di qualità della piattaforma (almeno a mio avviso).
Io sono diventato utente Eclipse dal 2003, anche se l'uso intensivo dell'IDE l'ho iniziato ad avere nel 2004.


Eclipse & FreeBSD

Ho avuto recentemente dei problemi nell'installazione di Eclipse dall'albero dei ports su un FreeBSD 9 rc-1. Chiedendo aiuto nei forum ufficiali, ho scoperto che Eclipse non è un gran IDE secondo la community FreeBSD. In effetti se ci si pensa, anche la piattaforma RCP fornisce runner nativi per Windows, Linux e OSX, ma non per altri Unix generalizzati.

mercoledì 9 novembre 2011

root & Charlie

Una delle cose che mi è sempre piaciuta della cultura Unix è la simpatia con la quale alcune cose vengono/venivano nominate. Simpatia non sempre facilmente comprensibile, e non sempre colta da tutti.
Ebbene l'ultima mia scoperta a riguardo è avvenuta quando, ispezionando un file /etc/passwd di una fiammante nuova installazione di FreeBSD mi sono reso conto che l'utente root non viene banalmente etichettato come "root" o "System Administrator", ma come Charlie:


Ebbene svolgendo alcune ricerche, ho trovato che il nome Charlie è quasi certamente attribuito ad un famoso giocatore di baseball, Charlie Root appunto.
Un altro esempio di questo schema dei nomi è il nome assegnato all'utente daemon, esecutore dei demoni di sistema, che nel sistema 386 BSD veniva descritto come "The Devil himself".

martedì 8 novembre 2011

PGday 2011: programma on-line

E' finalmente disponibile il programma del PGDay 2011!
Anche quest'anno ci saranno ospiti della comunità internazionale (Magnus Hagander, Simon Riggs, Andreas Scherbaum) e della comunità nazionale, oltre ovviamente a tutto lo staff di ITPug.