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venerdì 24 gennaio 2014

IBM MT-M 8086 21G e i driver misteriosi...

E' passato tanto tempo da quando configuravo macchine Windows (e per fortuna!), ma ogni tanto un qualche parente chiede aiuto, e così mi sono ritrovato fra le mani un IBM Thinkcenter MT-M 8086 21G, sul quale ero costretto ad installare un Windows XP.
Ebbene i driver di questa macchina non sono compresi nella distribuzione del sistema operativo scelto, nemmeno alla piu' evoluta Service Pack.
Poco male, sul sito IBM si troveranno tutti i driver. O almeno così pensavo.
Anzitutto il sito dell'IBM ha lasciato posto al Lenovo Support Center e i driver non sono facili da trovare dato che il modello in questione non compare in elenco. C'è però un simile S50 8086 (ma io dico, ma proprio come un processore lo dovevano catalogare?). 
E la faccenda si complica ancora: sono presenti differenti driver di scheda audio e di rete, e addirittura tre marche di scheda video. Non sapendo quali componenti avevo sotto mano, e non avendo voglia di avviare un qualche altro sistema operativo per testare l'hardware, scarico tutti i driver e li eseguo.
Già, perché i driver sono autoinstallanti!
Ma nulla nella macchina cambia: nessuna periferica funziona. E oggi giorno avere un computer in cui nemmeno la scheda ethernet va è un bel problema.

La cosa va per le lunghe, provo e riprovo ma nulla. Fino a quando mi accorgo che in realtà i driver non installavano nulla (nonostante InstallShield) ma scompattavano una serie di cartella in C:\IBMTools. Controllo meglio e dentro a queste cartelle dai nomi assurdi (es. q37kvenz) vi sono dei driver per vari sistemi operativi, DOS incluso!
Allora dico a Windows di cercare in C:\IBMTools il driver appropriato per ogni dispositivo, ma la cosa fallisce. Non mi è chiaro se Windows sia troppo studipo o pigro per sfogliare le sottocartelle, ma tanto è che devo andare io a provare uno ad uno i file .inf che sono sparsi in quella directory.
E finalmente la scheda video inizia a funzionare, poi è il turno dell'audio e alla fine perfino la scheda di rete mostra segnali positivi.

Cara IBM, la prossima volta abbi pietà di noi poveri umani costretti a lavorare con tali sistemi operativi e dacci dei driver che siano veramente autoinstallanti. E se hai modo, oltre a nominarli in modo comprensibile, cerca anche di fare in modo che i tuoi modelli si possano trovare sul sito ufficiale!

sabato 24 settembre 2011

Che ore sono? Come Windows può forzare un jet-lag in Unix!

Sui sistemi dual boot Windows/Linux e/o Windows/Unix puo' capitare che all'avvio del sistema *nix alcuni file e directory risultino avere una data di creazione nel futuro, nonostante la data del sistema *nix sia impostata correttamente. Tipicamente la differenza è solo relativa all'orario, che si trova di alcune ore nel futuro. La motivazione dietro a questo problema risiede nel modo in cui Windows gestisce l'orologio di sistema: il sistema Microsoft impone infatti che l'orologio sia impostato come ora local. I sistemi *nix invece all'avvio impostano il time zone corretto prima di far partire tutti i servizi. Quello che succede è quindi che al boot di un sistema *nix l'orologio si trova in modalità local, quindi con un timezone non impostato. Il sistema *nix provvede alla creazione degli pseudo-device, /proc, ecc. con l'ora sbagliata, e poi, appena applica il timezone, si trova a correggere l'orario. Riporto un link ad un interessante thread che spiega questo problema.

mercoledì 30 marzo 2011

MSVCR71.dll not found

Capita con alcuni programmi nel mondo M$ che vengano riportati malfuzionamenti relativi alla dll msvcr71.dll. Non so di preciso cosa faccia questa DLL, ma ho notato che diversi programmi si installano tale DLL nella propria directory delle librerie, e così è stato anche per i programmi che causavano problemi a me: è stato sufficiente copiare la DLL da una qualunque posizione del disco fisso (es. system32) nella directory del mio applicativo per risolvere il problema.
Chissà a cosa pensava Microsoft quando ha aggiunto le librerie condivise al proprio sistema, e chissà con quali flag compilano le applicazioni gli sviluppatori....

venerdì 19 marzo 2010

Licenze diverse? Beh naturale, la configurazione è diversa!

Qualche giorno fa stavo rileggendo un vecchio libro sull'architettura interna di Microsoft Windows 2000. Pur essendo datato, il libro presenta concetti e implementazioni comuni a molti dei sistemi di casa Microsoft, anche i piu' recenti. Ad un certo punto la mia attenzione è stata colpita dalla configurazione di memoria della piattaforma Microsoft, che dipende dalla licenza e dal tipo di sistema utilizzato: se si usa Microsoft Windows 2000 (workstation) si ha una configurazione classica di 3 GB di spazio utente e 1 GB di spazio kernel; se si usa la configurazione Microsoft Windows 2000 Data Center (server) si ha una configurazione simmetrica di 2 + 2 GB. 
Cosa c'è di strano in questo?
Sicuramente il fatto delle licenze! Chi conosce bene altri sistemi operativi sa che la configurazione di memoria dipende da un qualche flag o macro di compilazione, ad esempio da PAGE_OFFSET in Linux (ad esempio x86/asm/page_32_type.h), e variare la licenza per una semplice opzione di compilazione mi sembra ridicolo. Certo, la licenza differente non implica che tutta la differenza di costo e utilizzo sia dovuta alla differente configurazione di memoria, ma che è dovuta anche a ciò.
Sarebbe bene che tutte quelle persone che consigliano i sistemi proprietari sulla base di ridicole affermazioni sul valore aggiunto o sulla serietà delle aziende riflettessero su questo episodio. E iniziassero anche a leggere qualche cosa di piu' tecnico che una semplice brochure.

giovedì 10 dicembre 2009

I 7 peccati di Microsoft Windows 7

Non è passato molto tempo da una mia riflessione sul mondo dell'OpenSource, e ieri ho letto questo articolo molto interessante sulla mentalità (se così la si vuole chiamare) di Microsoft Windows 7.
E ancora c'è gente che mi vuole vendere la storia del se si rompe so a chi chiedere aiuto?

martedì 4 novembre 2008

Acrobat Reader: stampare i commenti

Mi è capitato di dover stampare un documento PDF contenente dei commenti, che nella visualizzazione compaiono come popup, ma che in stampa vengono solo marcati come segnalini privi di contenuto. Dopo un po' di esperimenti ho capito che con Okular non avevo modo di stampare i commenti, così da un computer Windows ho provato con Acrobat Reader...ma niente! Il risultato era sempre lo stesso. E parlo di Acrobat Reader 9, non un reader datato. Ebbene ho trovato che modificando la chiave di registro HKEY_CURRENT_USER\Software\ADOBE\Acrobat Reader\9.0\Annots\cPrefs\bprintCommentPopups da 0 a 1 il programma stampa i popup con le note. Certo non è una stampa molto pulita, poiché i popup vengono stampati in posizioni "random" sopra al testo, ma è meglio di niente.
Sicuramente l'Adobe potrebbe migliorare le opzioni del suo diffusissimo Reader per supportare meglio i commenti. Anche un'opzione per stampare i commenti nell'ultima pagina, un po' come fossero delle note numerate.