Qualche settimana fa ho ricevuto una cartolina dall'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che mi informava che il mio certificato dell'esame di stato (sostenuto a metà 2003!) era finalmente pronto e che potevo passare a ritirarlo presso l'ufficio Dottorati e Esami di Stato.
Siccome ho avuto qualche giorno di ferie, ho pensato bene di andare presso il suddetto ufficio per ritirare il certificato. Ora la cartolina diceva di portare la ricevuta della tassa regionale pagata, e io senza farmi troppi problemi ho portato con me la ricevuta della tassa pagata per fare l'esame di stato (circa 46 euro). Mentre attendevo il mio turno per poter parlare con l'unico impiegato presente, rileggendo la cartolina comincia a venirmi il sospetto che la tassa di cui si parla non sia quella di partecipazione all'esame di stato, ma una vera e propria tassa relativa al solo certificato. Ma ormai sono in fila da parecchio e tanto vale aspettare per chiedere chiarimenti.
Finalmente arriva il mio turno, e con mio grosso rammarico l'impiegato mi dice che non è quella in mio possesso la ricevuta corretta. Domando allora di che ricevuta e di quale tassa si tratti, e l'impiegato dopo aver scuriosato nel suo computer mi dice con tono quasi altezzoso che io non ho mai ritirato il certificato sostitutivo dell'esame di stato (cosa che potevo dirgli anche io a voce senza bisogno di interpellare il computer!). Non avendo ritirato tale certificato (utile per cosa poi non si sa) non ho pagato la tassa regionale in questione, e così l'impiegato mi presenta un bollettino postale sul quale scrive l'importo a matita (48 euro circa) e me lo passa attraverso il vetro. E quando mi sono permesso di dire che tale bollettino non mi era mai pervenuto per posta, mi viene risposto che l'Università non provvede mai al loro invio.
Ricapitoliamo: 3 anni dopo aver fatto l'esame mi viene inviata una cartolina che dice che posso provvedere al ritiro di un documento portando con me la ricevuta di una tassa non specificata, da pagare su un conto corrente non specificato poiché non viene mandato il bollettino a casa. Ho comprato una marca da bollo (perché ovviamente serve anche quella!) inutilizzata. Ho perso una buona ora per fare la fila in un ufficio con un solo impiegato, che apre 2 ore al giorno e che risponde al telefono solo 1 ora al giorno (e stranamente il telefono è sempre occupato in quell'ora) senza ottenere nulla.
E' questo il modo con il quale l'università intende lavorare nel 2008? Devo fare la fila due volte per ottenere un solo documento (una volta per prendere il bollettino e una volta per consegnarlo)?
Penso che andrò avanti ancora per un bel po' con l'autocertificazione, dopotutto se la stessa università accetta l'autocertificazione per i propri concorsi...
E poi non voglio sovraccaricare di lavoro quei poveri impiegati dell'ufficio dottorati.
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