Arcieri è la rivista ufficiale della FITARCO, e viene mandata a tutti i tesserati che ne facciano richiesta al momento dell'iscrizione in federazione. Essendo iscritto alla federazione da parecchi anni (inizia nel 1991) ho visto l'evoluzione della rivista fino a questi giorni, e devo dire che sono molto deluso da come sia diventata.
Infatti, mentre una volta la rivista includeva articoli tecnici, spunti di riflessioni, e foto di grandi campioni al tiro, oggi include solo resoconti di eventi arcieristici, pochissimi (se non nessuno) articolo tecnico degno di nota, e solo foto di podi e premazioni.
Perché è così importante la qualità tecnica della rivista?
Anzitutto perché la rivista rappresenta il primo contatto che l'atleta ha con la sua federazione, e di conseguenza una rivista accattivante e che invoglia alla lettura implica fiducia e partecipazione nella federazione (non è automaticamente vero il contrario però). In secondo luogo la rivista rappresenta una forma di informazioni autorevole e ufficiale, e quindi è una sorta di guida ufficialmente approvata per chi vuole praticare la disciplina in Italia.
Per meglio comprendere cosa manchi, a mio avviso, alla rivista oggi, è sufficiente fare qualche confronto con i numeri delle precedenti edizioni. Citerò qualche esempio, quelli che mi vengono in mente, ma ovviamente si potrebbe analizzare ogni singolo numero per trovarne altri.
Una volta veniva pubblicata una serie di articoli specifici sull'Hunter&Field, nei quali venivano presentate le principali tecniche di valutazioni delle distanze, gli errori di posizionamento ecc.; oggi di questa tipologia di articoli non esiste traccia.
Una volta venivano pubblicate interviste a grandi campioni internazionali, mentre oggi non vedo nessuna intervista.
Una volta venivano pubblicati articoli tecnici sulle metodologie di messa a punto dell'arco, sulla selezione delle freccie, e su esercizi di allenamento. Ora sono rimaste solo alcune timide rubriche sull'allenamento fisico, che però lasciano realmente il tempo che trovano. Qualche volta si è trovato un estratto tecnico di un qualche libro, molto interessante a mio giudizio, ma la serie di articoli non ha avuto seguito.
Oltre a queste considerazioni qualitative, ne va fatta anche una quantitiva: la lunghezza della rivista è rimasta pressoché la stessa negli anni, ma ora la rivista include anche il Notiziario Federale, che veniva invece mandato a parte. Essendo ancora presenti le classifiche degli eventi arcieristici, ed essendo presente (giustamente) piu' pubblicità che un tempo, cosa è stato rimosso per far spazio al notiziario federale? Forse sono state tagliate anche le foto? Eppure quelle ci sono, ma sono foto di scarso valore tecnico, poiché quasi tutte ritraggono gruppi di atleti e podi. Certo è molto importante dare gratificazione ai nostri atleti, ma una volta questa veniva data pubblicando una foto dell'atleta al tiro, perché ora non viene fatto? Forse è piu' importante la sua divisa (nazionale) che la sua attrezzatura? Eh si, perché una volta dalle foto si potevano anche spiare le attrezzature dei campioni, vedere il loro setup per poi ragionarcici sopra. Lo stesso discorso valeva per le loro tecniche. Insomma, anche da una foto poteva nascere uno spunto di riflessione!
Poi c'è il resoconto degli eventi. Si, perché questo non manca, ma viene fatto in maniera asettica, senza nessun risvolto tecnico. Non si parla delle tecniche, tecnologie e stranezze di vincitori e vinti. Ci si limita a dare un secco bollettino di come è andato l'evento. Ma questo lo si puo' avere quasi in tempo reale con altri mezzi di informazione, ed ecco quindi che se la rivista mi deve riproporre, con un ritardo di circa due mesi (quando va bene) informazioni vecchie, francamente la voglia di leggerla si tramuta in voglia di sfogliarla!
Ora, ho provato a sondare il terreno e vedere se qualcun altro avesse questa mia impressione, ma apparentemente la gente oggi è talmente bombardata da informazioni che se non trova quello che cerca sulla rivista lo va a cercare in Internet o da un'altra parte. Ma questa non è una giustificazione perché la rivista abbia perso spessore tecnico. E si badi che io non penso alla rivista come la bibbia dalla quale copiare (anche se dopotutto c'è gente che copia da libri ben peggiori!), ma come un possibile spunto di riflessione. E se questi vengono a mancare, allora perché leggerla?
E giusto per fare un esempio, si consideri il numero 2 del 2009 (l'ultimo al momento in cui scrivo). Ebbene in questo numero i campionati del mondo indoor sono liquidati in appena due pagine, alle quali si sommano altre due pagine di rapide considerazioni sul settore giovanile. Non viene citato in nessun punto alcuna curiosità tecnica o tecnologica sui vincitori, addirittura non si sa chi componga la squadra USA (vincitrice dell'oro maschile), visto che il terzo componente non compare nemmeno nella classifica a fine rivista. Ancora: viene presentato un articolo sulle contratture muscolari, molto interessante. Però l'articolo (anch'esso di due pagine - come quello sui mondiali - quasi avessero lo stesso spessore) presenta due foto di un'atleta olimpionico che effettua esercizi con un elastico alla spalliera. Cosa c'è di strano? Beh, non si citano le figure e/o gli esercizi in tutto l'articolo. Allora le foto a cosa servono? A riempire spazio? Vengono inserite per alimentare l'immaginazione del lettore sul loro scopo? E infine l'articolo della rubrica agonismo sul ritorno della Freccia D'Argento in versione giovanile; nessun commento tecnico.
Possibile che non si possa pubblicare qualcosa di meglio?
Nessun commento:
Posta un commento