Ormai si avvicina il giorno di rilascio ufficiale di Gnome 3 (6 Aprile 2010) e c'e' molto interesse per la nuova versione di questo ambiente desktop. Io ho provato una versione di test sulla mia macchina e devo ammettere che nonostante lo scetticismo iniziale la community ha svolto veramente un lavoro egregio. Ma non tutti sono contenti del lavoro fatto, e molte critiche sono state espresse circa alcune decisioni "estreme", come la decisione di rimuovere i pulsanti per la riduzione ad icona o la massimizzazione di una finestra.
Queste critiche mi ricordano cosa avvenne al rilascio del KDE 4.0: i coraggiosi come me che installarano la prima versione stabile rimasero delusi: le funzionalita' non erano al massimo ma soprattutto il cambio di "logica" dietro al desktop richiedeva un certo impegno mentale per lasciarsi alle spalle le vecchie abitudini e iniziare ad essere produttivi con la nuova interfaccia.
Penso che la stessa cosa succdera' a Gnome con la sua major release. Il suggerimento che posso dare a tutti gli utenti che migreranno e' quello di tenere duro: l'esperienza mi insegna che solitamente le abitudini radicate in un utente non possono competere con le motivazioni dietro ai cambiamenti di un'intera community. E solitamente si scopre che si stava facendo la cosa giusta nel modo sbagliato (o semplicemente in un modo poco efficiente).
Queste critiche mi ricordano cosa avvenne al rilascio del KDE 4.0: i coraggiosi come me che installarano la prima versione stabile rimasero delusi: le funzionalita' non erano al massimo ma soprattutto il cambio di "logica" dietro al desktop richiedeva un certo impegno mentale per lasciarsi alle spalle le vecchie abitudini e iniziare ad essere produttivi con la nuova interfaccia.
Penso che la stessa cosa succdera' a Gnome con la sua major release. Il suggerimento che posso dare a tutti gli utenti che migreranno e' quello di tenere duro: l'esperienza mi insegna che solitamente le abitudini radicate in un utente non possono competere con le motivazioni dietro ai cambiamenti di un'intera community. E solitamente si scopre che si stava facendo la cosa giusta nel modo sbagliato (o semplicemente in un modo poco efficiente).
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