In questi giorni sono rimasto sorpreso dalla scoperta che due progetti che per me dovevano essere morti e sepolti sono invece ancora attivi, e in alcuni casi addirittura finanziati!
Il primo progetto è Minix, il famoso sistema operativo Posix basato su micro-kernel e scritto (principalmente) da Tanenbaum, professore universitario la cui discussione con Linus Torvalds è storia. Ebbene Minix ha ricevuto una ingente somma di denaro affinché la ricerca sul suo microkernel possa continuare. Lungi da me voler criticare Minix, ma a nessuno viene in mente che forse, dopo tutti questi anni di sviluppo e ricerca, la soluzione microkernel non possa essere semplicemente applicabile? Possibile che esistano così tanti stupidi nel mondo che non si rendono conto di come il loro sistema operativo preferito possa girare meglio usando un microkernel? Possibile che tutti questi fantastici sviluppatori siano così ottusi da volere un kernel monolitico? Oppure è semplicemente inutile insistere sul microkernel visto che gli attuali kernel monolitici fanno quello che si vuole e sono pronti oggi? Io ritengo che l'idea del microkernel sia buona, ma quando implementata in user space. No, non è una contraddizione: si pensi ad OSGi e quanto bene funziona Eclipse.
Il secondo progetto che mi ha sorpreso, questa volta non per i finanziamenti, è OpenCDE, la versione Open del popolare Common Desktop Environment. Ho un ottimo ricordo del CDE e di quando lo usavo su delle già vecchie Sun Ultrasparc 2 con Solaris 8. Proveniendo allora dal mondo Windows, la minimalità e praticità del CDE mi sembravano ottime. Nonostante l'aspetto grezzo e poco curata, l'idea dei cassetti era semplicemente fantastica. Tuttavia il CDE aveva un enorme pecca: non facevo quello che il suo nome diceva, ossia non era un desktop ma una collezione di applicazioni con un pannello. L'integrazione fra le applicazioni era assente, concetti di drag-n-drop neanche a parlarne...
Pur avendo un ottimo ricordo del CDE, non capisco che senso possa avere mantenere in vita un tale ammasso di codice, se non per puro scopo educativo/storico.
Ma alla fine queste sono altre due dimostrazioni di quello che si puo' fare con l'OpenSource: tutto!
Purché abbia senso per chi lo sviluppa!
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