Gli aggiornamenti sono qualcosa che ogni sysadmin vorrebbe evitare come la peste, ma che purtroppo vanno tenuti in considerazione.
Aggiornamenti in produzione
E' inevitabile, prima o poi i server di produzione devono essere aggiornati. Le procedure di aggiornamento di molti sistemi oggi semplificano la vita ai sysadmin, fin troppo. Capita allora che qualcuno decida di fare a tappeto un aggiornamento del tipo yes-yes-confirm di un server in produzione a pieno carico di lavoro.
Si, so che può sembrare assurdo, ma l'ho visto dal vivo!
Cosa può succedere di male? Che qualche configurazioni non faccia piu' partire alcuni demoni!
Risultato: server quasi inusabile.
Backup? No!
Piano di recovery? No!
Buona fortuna!
Si, so che può sembrare assurdo, ma l'ho visto dal vivo!
Cosa può succedere di male? Che qualche configurazioni non faccia piu' partire alcuni demoni!
Risultato: server quasi inusabile.
Backup? No!
Piano di recovery? No!
Buona fortuna!
Sindrome del reject-update
Ovvero tutto quello che non c'è non si rompe!
Gli aggiornamenti sono importanti: risolvono bug, aumentano la sicurezza, aumentano (in genere) le prestazioni. Possibile che ci sia ancora chi pensa che non si possa aggiornare un sistema perché c'è troppo lavoro di configurazione? Ho visto procedure stagnare per colpa di demoni non aggiornati. Ci si domandi se non si è sbagliato a rendere la configurazione così version-dependent e si abbia il coraggio di riprogettare. Nel lungo periodo questa scelta pagherà di piu' e il monte ore risparmiato sarà maggiore di quello speso ad aggiornare.
RTFM!
Ammetto che questo capita anche a me, ma solitamente solo sul mio computer e non su sistemi in produzione. Si legga sempre cosa si sta aggiornando, e se tale aggiornamento rompe una qualche compatibilità e si valuti cosa fare. Ci si prepari comunque al peggio.
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