martedì 26 marzo 2013

Viaggiare in treno è una truffa (legalizzata)!

Disclaimer: quanto qui riportato è una mia personale opinione dovuta all'esperienza maturata in anni di viaggi in treno. Nessuna compagnia di trasporti viene citata esplicitamente.

Negli ultimi anni sono diventato un affezionato del viaggiare in treno.
Fondamentalmente e' un mezzo di trasporto comodo, sicuro, veloce, puntuale e che permette un viaggio rilassato e sereno, impiegando il tempo del tragitto in altre attivita' differenti dalla guida.
Tutto questo sarebbe certamente vero se non stessimo parlando del sistema ferroviario nazionale (e a dire il vero anche di quello regionale e provinciale).
Che i treni siano puntuali in Italia e' una pura utopia: ho assistito a scene degne del film "Ritorno al Futuro" con annunci di treni in ritardo che poi sarebbero partiti in anticipo, senza considerare che gli orari non erano compatibili. Spesso mi sono trovato ad arrivare a casa ore dopo per via di un ritardo che, con effetto valanga, ha causato la perdita di coincidenze. Una volta sono stato costretto a cambiare itinerario andando perfino nella direzione opposta pur di riuscire a prendere un treno che mi portasse dove volevo con solo 4 ore di ritardo!
Insomma, inconvenienti che capitano quando si viaggia.
Certo sarebbe bello poter impiegare il tempo del viaggio facendo altro, magari leggendo o schiacciando un pisolino. Almeno si noterebbe meno il ritardo. Ma sui nostri treni, sporchi e puzzolenti, spesso sovraccarichi di gente costretta a viaggiare in piedi, anche questo diventa utopia.
Eppure continuo a prendere il treno, anche per necessita'.

Pero' ultimamente mi sono scontrato con le ultime tariffe, che mi hanno indotto a pensare. Non importa quale fornitore di servizio si scelga, il ragionamento e' analogo e le tariffe sono molto simili.
Si prenda un biglietto "economy", che tipicamente ha lo stesso costo del tragitto fatto in automobile. Questo biglietto non e' assolutamente rimborsabile. Non importa quanto tempo prima si voglia dare disdetta, non importa se si sia impossibilitati a partire, il biglietto non e' rimborsabile (a meno che i carabinieri vi abbiano trattenuto, nel qual caso il problema non e' solo il biglietto!). Cosa si deve fare allora per avere un biglietto rimborsabile? Si deve prendere la tariffa "base". Qual'e' la differenza fra i due? Ebbene il biglietto "economy" solitamente costa un 45-50% in piu' di quello "economy" e nel caso di rinuncia al viaggio si ha un rimborso complessivo dell'80%.
Facciamo un esempio pratico: un biglietto economy da 50 euro, che in tariffa base supponiamo essere 100 euro. Se si rinuncia al biglietto base si sono buttati via 20 euro, se si rinuncia all'economy se ne buttano via 50. La differenza e' quindi che in questo ultimo caso si sono buttati via 30 euro in piu', ma se ne sono pagati 50 in meno se si effettua il viaggio. E questo dovrebbe essere il "rischio" che si assume il fornitore. Rischio che mi sembra, francamente, molto alto. Anche perche' ci sono biglietti che possono costare molto, e quindi troverei sicuramente piu' giusto dare all'utenza la possibilita' di rinunciare al viaggio (anche "economy") entro una certa data e/o per una certa fascia di importo. O almeno che si dia un credito al viaggiatore da usare su altri biglietti.
Si consideri anche che la rinuncia di un biglietto, non cedibile, significa avere treni che viaggiano scarichi e magari altri treni piu' carichi. Avere un meccasnismo di rinuncia e cessione potrebbe facilitare il raggiungimento di una soglia di occupazione maggiore. Eh si, perche' se io prenoto 10 biglietti e vi rinuncio, ci saranno altri 10 viaggiatori che non potranno viaggiare su quel treno, ma di fatto 10 posti saranno liberi.
E si consideri, come ultimo fattore, che sempre piu' biglietti vengono comprati on-line, ove il rischio di sbagliare data e orario e' abbastanza alto grazie anche a sistemi web spesso incomprensibili. Fornire quindi la possibilita' di annullare o confermare una prenotazione risulta segno di civilta' ed educazione.

Riflessione finale: nemmeno gli hotel o i ristoranti sono cosi' rigidi con le prenotazioni, anche quando si specifica la propria carta di credito. Provare per credere!

E giusto per contestualizzare il titolo del post, che si riferisce al Bel Paese: le ferrovie Die Bahn recitano chiaramente sul loro sito, per la tariffa base quanto segue
Prezzo per tutti i viaggiatori. Completa flessibilità (biglietto non vincolato al treno). Cambio/rimborso gratuito, a partire dal 1° giorno i validità con penale di 15 EUR. 

Nessun commento: