Ormai sono piu' di 10 anni che uso fedelmente KDE come desktop environment.
Mi piace, funziona bene, mi trovo bene, e anche se ne esistono di piu' leggeri e semplici, lo preferisco a molti competitor anche commerciali.
La mia passione per il programma di posta elettronica, KMail, si e' andata affievolendo negli anni. Non che il programma abbia perso in qualita', ma semplicemente mi sono mosso verso un approccio maggiormente Web per riuscire a tenere ordine fra tutti i computer che uso. Insomma, un po' piu' di cloud.
Ma uso ancora KMail, e fino ad ora non avevo mai avuto problemi. Fare il backup della posta era una operazione semplice e quasi indolore, e in linea con la filosofia Unix si trattava di poco piu' che un tarball ben assestato.
Eppure nelle ultime versioni di KDE/KMail qualcosa e' cambiato, e in modo anche abbastanza silenzioso oserei dire.
La cartella della posta di un utente non risiede piu' in ~/Mail, come ci si potrebbe aspettare, ma in una cartella nascosta ~/.local che il KDE usa appunto per lo storing dei dati delle applicazioni.
Nulla in contrario, basta sapere cosa si deve cercare, ma onestamente penso che la scelta sia idiota (e difficilmente mi sentirete mai dare addosso a KDE!).
Anzitutto KDE ha gia' una cartella privata, che e' ~/.kde, e quindi non vedo l'esigenza di averne una differente. Ma anche ammesso che questo sia un modo per tenere configurazioni e dati separati, approccio piu' che comprensibile, non vedo perche' creare una cartella nascosta ~/.local. E ancora di piu' non capisco come mai ~/.kde non abbia un link a ~/.local in modo da permettere almeno un salvataggio dei file attraverso i link.
Mi ricorda molto l'approccio Microsoft Windows con la "Application Data" in ogni home utente.
La morale di quanto scritto sopra? Fare sempre un backup accurato dell'intera directory home!
Non si puo' sbagliare.
Nessun commento:
Posta un commento