Come già anticipato in precedenza,
ITPUG ha svolto un sondaggio "interno" mirato all'individuazione di
eventuali criticità e punti deboli per il benessere dei soci stessi.
I
risultati sono stati globalmente positivi: i soci sono contenti dello
stato attuale dell'associazione anche se si evidenziano alcuni punti
sicuramente migliorabili.
In
questo articolo non voglio fare una trattazione dettagliata dei singoli
risultati, che risulterebbe sia noioso che probabilmente troppo
soggettiva, bens^ presentera alcuni grafici riassuntivi circa le
risposte date ai vari quesiti. Per chiarezza ho cercato di dividere i
grafici in sezioni correlandoli fra loro logicamente (ovviamente questa
non è l'unica suddivisione possibile).
Vorrei
ringraziare tutti i soci che hanno reso possibile, con il loro impegno,
il questionario e la raccolta dei dati, in particolare Denis, Simone,
Andrej nonché tutti i membri del consiglio (e sicuramente me ne sto
scordando qualcuno).
Comunicazione
La Comunicazione
ITPUG appare buona, ovvero i contenuti divulgati soddisfano i soci. Il
mezzo di comunicazione preferito resta la mailing list, seguita da
blog/planet, e personalmente ritengo che questo sia dovuto alla natura
stessa degli associati che, essendo per la maggior parte dei tecnici
informatici, si trovino a proprio agio con le mailing list. Per il
planet invece penso che la ragione sia dovuta alla presentza del ben
piu' noto planet.postgresql.org, aggregatore ufficialmente riconosciuto di notizie e novità nel panorama PostgreSQL.
E'
interessante notare come ci sia una crescente richiesta di
comunicazione verso aziende e d enti commerciali, probabilmente dovuta
al fatto che si vuole far conoscere PostgreSQL maggiormente a livello
Enterprise.
Update: 23 Febbraio 2015
Dauna discussione in mailing list soci pare che le motivazioni dietro alla necessità di parlare ad aziende relativamente PostgreSQL sia anche per sfatare il mito che certi prodotti possano girare solo con database ben definiti. Il classico esempio è quello di uno stack LAMP, che come sappiamo tende a girare con un MySQL.
Quasi
scontato, almeno secondo me, la maggior parte dei contenuti che i soci
vorrebbero essere trasfmessi sui canali ITPUG sono quelli tencici.
Velocità nelle risposte
Dato che la mailing list resta lo strumento principale di comunicazione fra i soci, come sono valutati i tempi di risposta?
In generle i tempi sono ritenuti normali, e qui mi sarebbe piaciuto vedere di piu' un veloci,
ma dobbiamo anche fare i conti con il fatto che, a mio avviso, ITPUG è
una realtà piu' piccola rispetto ad una community internazionale
PostgreSQL, ove i tempi di risposta sono sicuramente migliori.
Anche le risposti del consiglio verso i soci sono considerati normali, e anche qui personalmente avrei preferito veloci o addirittura senza la presenza di voci lente, visto che di interrogazioni verso il consiglio non ve ne sono molte.
Ma
in enbtrambi i casi, vista anche la mole di ITPUG, ritengo che ci possa
ritenere piu' che soddisfatti dei risultati riportati.
Diffusione
Sul lato diffusione i risultati sono un po' piu' deludenti: mentre i soci conoscono il nostro planet ufficiale wwww.planetpostgresql.it non tutti i soci sono disponibili a partecipare al livello di diffusione atraverso esso o altri articoli.
Analogamente, la mailing list tecnica ad accesso libera messa a disposizione dal PostgreSQL.org è poco conosciuta fra i soci, e di conseguenza non viene utilizzata propriamente allo scopo per discussioni tecniche anche esterne l'associazione.
Sempre
dal lato diffusione, pare che non sia ben chiaro che ITPUG svolge anche
altri eventi oltre al ben noto PGDay.IT (ad esempio partecipazioni a
conferenze di altra natura e locali, come LinuxDay, LinuxArena, ecc).
Update: 23 Febbraio 2015
Da una interessante discussione in mailing list soci è emerso che uno dei problemi legati al non voler
contribuire attivamente con articoli, blog, ecc., è dovuto al fatto che
ciò richieda impegno costante e tempo necessario per la scritura di un
articolo di buona qualità. A questi fattori si aggiunge anche il fatto
che spesso ci si trova, nel proprio ambito lavorativo, a fronteggiare
problemi di nicchia (o non particolarmente diffusi) e quindi anche
scriverci articoli a riguardo rischia di risultare come tempo buttato, perché poche altre persone si troveranno a fronteggiare la stessa situazione.
La
mia opinione personale è che tutte le motivazioni di cui sopra siano
sbagliate. Anzitutto non è vero che la diffusione di PostgreSQL richieda
una cadenza fissa. Certo, è molto bello e comodo per tutti noi, come
utenti, poter leggere notizie aggiornate a cadenza fissa, qualcosa di
simile alla PWN. Ma ci si può accontentare anche di qualche
piccolo articolo spot che mostra un trucco o una potenziale soluzione ad
un problema. L'importante è condividire una base di conoscenza, sia
essa certa o empirica. Riguardo al tempo necessario per scrivere, beh
quello è indubbio. Ci sono persone che, fra i compiti del proprio
lavoro, devono anche scrivere articoli tecnici, e altre (come il
sottoscritto) che deve sottrarre il tempo ad altre attività. Eppure
qualche minuto per scrivere anche un articolo o prepararlo offline si
può sempre trovare. A volte basta commentare una nuova feature, o
notificare al mondo una patch, o una nuova community...insomma, le idee
per la divulgazione sono veramente tante.
Ma
il punto sulla scrittura di articoli pone anche un altro aspetto in
evidenza, piu' celato forse, ma che può riguardare il sito web
istituzionale. Spesso ci si interroga se il sito web debba essere
altamente dinamico e CMS-oriented, ma il dubbio tende a svanire
se poi non vi sono contributi costanti da pubblicare. Anzi, a mia
personale opinione, in tal senso un generatore di pagine statiche
potrebbe semplificare e invogliare i soci a scrivere piccoli
articoli/notizie/resoconti senza la complessità di una vera
installazione CMS.
Una
cosa che però mi sento di sottolineare è che tutti sono all'altezza
dello scrivere un articolo e del contribuire alla diffusione della
conoscenza, a qualunque livello. PostgreSQL (e soprattutto ITPUG) non è
community fatta solo per gli esperti o i guru. Si può iniziare con dei
baby-steps e si può crescere strada facendo. E senza la condivisione
pura e sana nessuno di noi potrà mai definirsi un esperto.
Quota sociale
La
quota sociale appare per la maggior parte dei soci appropriata, e a tal
proposito lo sarà ancora di piu' ora che è stata ridotta per l'anno
2015.
Conclusioni
Sommariamente
si può dire che ITPUG sta andando bene, e che rispetto a due anni fa,
il lavoro svolto a portato i soci e l'associazione in uno stato di
benessere generale migliore. Ma allo stesso tempo c'è ancora molto da
lavorare e da fare soprattutto nel coinvolgimento attivo dei soci e
nella diffusione delle varie proposte e iniziative.
L'augurio
è anche quello di ripetere con frequenza sempre maggiore sondaggi di
questo tipo, che possono fornire indicatori di valutazione circa il
lavoro svolto nell'associazione stessa.
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