E' stata una bella edizione quella di Roma 2010 del PGDay, giornata nazionale dedicata a PostgreSQL e giunta ormai alla sua quarta edizione. Ho partecipato all'organizzazione della prima versione del PGDay a Prato, nel 2007, in quello che fu' un evento di carattere internazionale e l'unione collettiva di un gruppo di persone appassionate e volenterose che diedero poi vita a ITPug, l'associazione che si e' fatta carica della promozione di PostgreSQL in Italia.
Ogni anno mi rendo sempre piu' conto che il PGDay non e' solo una giornata o un evento tecnico incentrato su PostgreSQL, bensi' un incontro della comunita', una comunita' di sviluppatori, di appassionati, di professionisti e in generale di gente che ne vuole sapere di piu'.
E come e' ormai tradizione, il PGDay 2010 inizia davanti ad una birra, in un ristorante di Roma, in attesa che un bel piatto di pasta (amatriciana o carbonara le uniche opzione scelte da noi DBA/sviluppatori) fumante ci sfami. Il tavolo e' denso di personalita' dal carisma e dalla competenza eccezzionale: oltre a noi italiani vi e' infatti Simon Riggs, intento a divorare una fiorentina decisamente esagerata anche per le sue capacita', e Jonhatan Katz impegnato con una piu' modesta pizza. Si parla ovviamente di PostgreSQL ma non solo: ogni argomento tecnologico e' valido per essere messo sul tavolo, cosi' come ogni cosa che rigurardi la comunita' e la cultura Open Source. Le discussioni con Daniele, Emanuele e il sempre intraprendente Torello sono avvincenti e illuminanti.
Ogni anno mi rendo sempre piu' conto che il PGDay non e' solo una giornata o un evento tecnico incentrato su PostgreSQL, bensi' un incontro della comunita', una comunita' di sviluppatori, di appassionati, di professionisti e in generale di gente che ne vuole sapere di piu'.
E come e' ormai tradizione, il PGDay 2010 inizia davanti ad una birra, in un ristorante di Roma, in attesa che un bel piatto di pasta (amatriciana o carbonara le uniche opzione scelte da noi DBA/sviluppatori) fumante ci sfami. Il tavolo e' denso di personalita' dal carisma e dalla competenza eccezzionale: oltre a noi italiani vi e' infatti Simon Riggs, intento a divorare una fiorentina decisamente esagerata anche per le sue capacita', e Jonhatan Katz impegnato con una piu' modesta pizza. Si parla ovviamente di PostgreSQL ma non solo: ogni argomento tecnologico e' valido per essere messo sul tavolo, cosi' come ogni cosa che rigurardi la comunita' e la cultura Open Source. Le discussioni con Daniele, Emanuele e il sempre intraprendente Torello sono avvincenti e illuminanti.
Simon Riggs apre le danze con una introduzione su PostgreSQL 9 veramente d'effetto, non solo per l'alto livello tecnico e la chiarezza espositiva, ma anche per il saper comunicare efficacemente il vero valore aggiunto di PostgreSQL. E infatti si inizia gia' a parlare di quello che sara' un tema ricorrente nella giornata: il fattore economico. Vale la pena ricordare come PostgreSQL offra funzionalita' comparabili, identiche (e in alcuni casi anche superiori) a quelle di altri database commerciali senza richiedere costi di licenza. E' quindi evidente come la scelta di soluzioni professionali basate su PostgreSQL possa portare ad un risparmio economico anche notevole, soprattutto in un periodo, questo, nel quale le aziende e le amministrazioni faticano a far quadrare i bilanci.
Giusto qualche minuto per un ottimo coffee break e due chiacchere fra amici e via che si inizia con il programma tecnico. Nella mia sala io tengo il primo tutorial, 40 minuti di Java con attenzione a Pl/Java e considerazioni sull'utilizzo di un simile linguaggio di estensione. Il talk ha un buon audience, molto competente e preparato che mi stimola con domande veramente avvincenti. Dopo di me tocca ad Enrico che a tempo di record mostra il partitioning sia con le rules che con i trigger. E poi è la volta di Momjan con il suo primo talk: MVCC Unmasked. Effettivamente nulla di nuovo, nel senso che MVCC è un sistema ben conosciuto all'interno dello scenario database e soprattutto di PostgreSQL. Eppure le slide di Momjan, scarne e minimali se lette individualmente, diventano incredibilmente chiare e precise se accompagnate dalle sue parole. Veramente un ottimo talk. Prosegue Gabriele con la presentazione di un progetto ancora in fase alpha circa il cloud computing Amazon e PostgreSQL.
Altra pausa, questa volta per il pranzo, e poi si riparte con un pomeriggio ancora piu' ricco. Nella sala principale apre le danze Johnatan con un talk sugli ORM molto ben fatto ma che, personalmente, non dice nulla di nuovo. Insomma, uno di quei classici talk validi a livello ingegneristico ma non tecnologicamente avvincenti. Quello che si apprezza di Jonhatan è la pacatezza e il sorriso allegro e invitante, nonché la professionalità nell'esporre il proprio lavoro. E' la volta di David Fetter, con la presentazione di PL/Parrot; presentazione impeccabile e sottile come tutte quelle di David; personalmente apprezzo moltissimo il lavoro di David (in ogni direzione) ma apprezzo poco le sue presentazioni e il suo modo di esporre le cose. Ed è nuovamente la volta di Bruce, che questa volta spiega in modo pacato e con una semplicità disarmante una feature tanto complessa quanto utile: HOT Streaming Replication.
Una nuova pausa che fa apprezzare anche l'ottimo lavoro svolto dal catering e via con una nuova sessione di talk, l'ultima prima di lasciare spazio ai lightning talks; Daniele, Oleg e Gianni si alternano ad intrattenere il pubblico.
Il PGDay è ormai alla fine, torno a casa soddisfatto e compiaciuto del lavoro fatto. Ancora una volta ITPug ha saputo riunione i migliori esperti e professionisti di PostgreSQL (e in generale dello scenario database e Open Source) italiani e stranieri. Qualcuno durante un coffee break mi ha detto che il programma dell'evento era veramente molto denso, "siamo abituati a fare sempre eventi molto tecnici" è stata la mia risposta. Ed è vero: in generale preferiamo talk specialistici a semplice e sterile propaganda. Non voglio essere frainteso: la propaganda è importante, ma io personalmente penso sia meglio dimostrare con i fatti che si è migliori o in cosa si è migliori piuttosto che semplicemente dire che lo si è!
Come ogni anno non mancheranno le critiche, che secostruttive ci aiuteranno a migliorare questo evento che si è di fatto trasformato in un evento garantito e dalla indubbia qualità. I miglioramenti si vedono di anno in anno, grazie anche alle critiche. Fantastica l'idea di quest'anno di avere i nuovi cartellini con il programma "portatile" e le etichette adesive con la classificazione. Si tratta di innovazioni non importantissime ma che permettono di godersi meglio l'evento. E ancora una volta evidenzio l'importanza della comunità, che ha reso possibile tutto questo.Essere seduti a fianco dei committer principali di PostgreSQL ha evidenziato ancora di piu' l'importanza di questo aspetto del progetto, cosa che ITPug si impegna a diffondere da sempre.
A nome personale e di ITPug vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno reso possibile questa grande festa di PostgreSQL: Diego, Simone, Marco, Torello, Emanuele, Daniele, Gianluca, Gabriele, Gianni senza nulla togliere a tutti gli altri.
Arrivederci al prossimo PGDay! A nome personale e di ITPug vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno reso possibile questa grande festa di PostgreSQL: Diego, Simone, Marco, Torello, Emanuele, Daniele, Gianluca, Gabriele, Gianni senza nulla togliere a tutti gli altri.
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