martedì 27 gennaio 2009

Rape

In questi giorni, purtroppo, si fa un gran parlare di casi di stupro.
Ritengo che questo sia senza dubbio uno dei peggiori crimini che si possano commettere, non solo perché non portano alcun vantaggio concreto a chi lo esegue, ma perché mortificano in modo disumano chi lo subisce.
Visti gli accadimenti degli ultimi giorni, che vedono coinvolti sempre persone straniere come esecutori, diverse persone hanno espresso il loro disdegno nel continuare a dare asilo e opportunità a persone extracomunitarie. E da qui a scivolare sul razzismo si fa presto.
Ebbene, non credo che di reale razzismo si tratti, quanto di una forma di rigetto per un crimine così orrendo, che già fa male quando viene messo in atto da connazionali, ma ci fa sentire ancora più raggirati se fatto da stranieri. E temo che il motivo per il quale questo fenomeno non si arresta sia il senso di impunità che si ha in Italia. Dopotutto la maggior parte di questi stupratori è gente priva di valori affettivi e materiali, quindi finire in carcere (ammesso che venga presa) con un tetto di cemento (e non di cartone) sopra alla testa e un pasto garantito non può certo minare la loro vita. Anzi, in certi sensi rappresenterebbe forse un miglioramento temporaneo delle condizioni quotidiane. E dico temporaneo perché ho l'impressione (ma non la certezza) che queste persone non passino il tempo dovuto in carcere. E soprattutto, anche ammesso che lo passino, servono forse da esempio per gli altri aspiranti malintenzionati? Credo che si debba dare un segnale molto più forte, un segno evidente dei rischi che si corrono a infrangere in un simile modo la legge e a rovinare la vita di gente comune.

lunedì 26 gennaio 2009

Pretty doesn't win tournaments....

Un thread molto interessante, anche se lungo, sull'adozione in america del metodo B.E.S.T. professato da Kisik Lee: http://www.archerytalk.com/vb/showthread.php?t=779479
Consigli a tutti quelli che si stanno buttando a capofitto nell'adozione del metodo B.E.S.T. di dare un'occhiata al thread e di prestare attenzione alle validissime risposte di McKinney.

giovedì 8 gennaio 2009

Autenticazione ssh tramite chiave pubblica: attenzione ai permessi e ai proprietari

Mi è capitato di avere dei problemi con un host e la sua autenticazione ssh tramite chiave pubblica. La procedura per la memorizzazione della chiave era corretta, ma ad ogni tentativo di connessione ssh mi veniva richiesta la password. Ho controllato le impostazioni del server, per verificare che l'autenticazione a chiave pubblica fosse concessa, e infatti lo era. Ho verificato proprietario e permessi della directory .ssh ove la chiave era stata memorizzata, e anche questi erano corretti. Infine, sbirciando fra i log del sistema host, in /var/log/auth ho trovato una riga simile alla seguente:

sshd[4405]: Authentication refused: bad ownership or modes for directory /home/luca

e infatti controllando, il gruppo del proprietario della home directory era sbagliato. Correggendo il problema l'autenticazione è riuscita.

Gigetto, dove sei?

Pessimo inizio anno per il servizio ferroviario Modena-Sassuolo: ieri, 7 Gennaio, a causa di un'avaria il treno delle 7.35 Modena-Sassuolo (e altri) sono stati sospesi. Peccato che l'avviso non fosse stato messo a fianco dell'obliteratrice o del tabellone degli orari, come tutti si aspetterebbero, ma vicino ad un quadro elettrico (anonimo) a due metri da questi ultimi. E infatti sono stato io, per caso, il primo ad accorgermi dell'avviso circa la sospensione, e quindi, essendo ancora in perfetto orario (mancavano circa 7 minuti all'arrivo previsto del treno), mi sono recato con gli altri utenti alla fermata dell'autobus sostitutivo. L'avviso infatti informava che un autobus avrebbe provveduto a sopperire alla mancanza dei treni.
Arrivati alla fermata dell'autobus però venivamo informati da dei ragazzi che l'autobus per sassuolo era già passato. Fiduciosi, siamo rimasti ad aspettare, fino a ché, 13 minuti dopo l'orario di arrivo, io ho dovuto tornare a casa e prendere l'automobile.

Perché l'avviso non è stato messo bene in evidenza?
Perché l'autobus non è passato in orario, o meglio all'orario stabilito del treno?
Perché gli utenti continuano ad essere presi in giro da questo sistema di trasporto?

sabato 3 gennaio 2009

The dragoon took the field

In the last training of the 2008 I weared my new quiver, an Angel quiver that my parents gave me as Christmas gift. The following are some pictures of my new quiver, that is a black main body with blue lace and white stripes. I put my surname (fluca) on the quiver body with orange letters, but I did not put it on the belt since I don't want my quiver to be too much showy. The belt is, of course, black, with white stripes that recall the stripes on the quiver body.
The quiver has a very comfortable shape, and its material is really solid and light.


I'm very happy about this gift, and it is very important for me since it came from my parents, that have spent a lot of time and efforts in my young archery education. It is also for this reason that I placed the word fluca instead of luca on the quiver, and my parents know what it means to us.
Since I ordered the quiver directly from Japan, I decided to make it even more custom applying a golden dragoon on the pochette.


I ordered the quiver at Angel Direct, that is the Angel front-end for international orders, and I must admit that people at Angel Direct has been very kind and available. In particular Akinori Hirama, that provided me unvaluable support in deciding the colors and the finishes of the whole quiver.

I've always dreamed about an Angel quiver, but I was also scared of wearing it, since it is the champions' quiver, and I'm no more, not now, a champion. On the other hand, having this gift from my parents stresses how archery has been important in my youth and my family.

I'm very proud of this quiver and of the gift my parents did to me.

Un ForMaster fatto in casa

Insieme a mio padre tempo fa ho costruito un piccolo e semplice FormMaster da usare per allenarmi in casa. Anziché costruire la versione con gli elastici, ho realizzato la versione rigida, ossia con cordino anelastico. Ovviamente risulta più difficile e meno visibile vincere la forza dell'arco al momento del rilascio, ma con decisione è possibile sviluppare la forza necessaria a far arretrare il gomito della corda. Il risultato pratico che ho notato sul campo è una maggiore decisione e velocità nel rilascio.
Per realizzare un ForMaster io ho semplicemente utilizzato un'imbragatura di nylon, simile a delle cinghie da zaino scuola o di una borsa da palestra, fissate fra loro da dei rivetti in modo da formare due anelle nelle quali far passare il gomito. Ad esse ho poi fissato del cordino da wind-surf con triplo nodo, e il tutto l'ho poi fissato con doppio nodo ad una vecchia corda da arco che non uso più. Siccome non uso mai il ForMaster con le frecce o comunque fuori di casa, ho deciso di sacrificare una corda vecchia per avere l'insieme corda-imbragatura sempre pronta all'uso. Inoltre questo mi ha consentito di fare dei nodi ben stretti alle estremità del ForMaster ed essere quindi sicuro che il cordino non si sganci inavvertitamente.






Circa la lunghezza del cordino, questo deve essere più lungo dell'avambraccio di circa le pelli della patella, in modo da non essere immediatamente in tensione ma di non lasciare molto spazio all'arco per chiudersi una volta rilasciata la corda. Una lunghezza maggiore produrrà una chiusura molto più brusca dell'arco (che risulta avere un'accelerazione maggiore) e risulterà in maggiore rumore e uno strappo che potrebbe a lungo andare danneggiare il gomito e la spalla.
Infine, come ultimo consiglio, suggerisco di legarsi comunque al polso l'arco con la dragonne, per evitare che la rottura accidentale dell'imbragatura possa proiettare l'arco in avanti.